martedì 4 giugno 2019

Il medico “scafista” di Lampedusa insulta Salvini e minaccia: “Il ministro dell’odio non può fermare i migranti”


L’arrivo della Mare Jonio al largo delle acque di Lampedusa ha riportato lo scontro sul tema dell’immigrazione. Un duello a distanza che lo stesso Salvini ha lanciato verso chi “rimpiange i porti aperti”. I numeri però parlano di meno sbarchi nel 2019, un dato che incoraggia lo stesso Salvini a proseguire sulla stessa strada.

“Fatto l’inganno, si trova la legge – dice il medico di Lampedusa Pietro Bartolo -. Salvini non ha strumenti per fermare le tante donne e i tanti uomini che ogni giorno salvano vite in mare e la sua propaganda perde ogni giorno credibilità.

Così pensa a una nuova legge per multare chi salva vite”. Bartolo qualche giorno fa si era scagliato contro Salvini, reo di difendersi dalla magistratura con l’immunità parlamentare. Lo scontro adesso sale di livello ed è sulla proposta di Salvini di multare chi salva i migranti. “Da 3.500 a 5mila euro per ciascun essere umano salvato, come se fossimo al mercato delle vacche – prosegue Bartolo -.

Come pensa, il ministro dell’odio, di attribuire un valore maggiore o minore a ciascuna vita? In base al colore degli occhi, della pelle, all’orientamento politico o religioso? Come si misura, per legge, il valore di un essere umano?”. Ieri intanto, si sono svolte le operazioni di salvataggio dei 30 migranti a bordo della Mare Jonio. “Il nostro ambulatorio è pronto ad accogliere e assistere i 30 migranti a bordo – spiega Bartolo -.

Bene ha fatto Mediterranea Saving Humans a non rivolgersi alla Libia, come suggerito dal Viminale, e a dirigersi direttamente verso Lampedusa. Il volto dell’invasore, anche questa volta, lo abbiamo visto tutti: ha appena un anno ed è viva grazie alla presenza della Ong nel Mediterraneo. Salvini trovi un nuovo bersaglio, la sua propaganda non attacca più”.