venerdì 7 giugno 2019

Ivrea, tabaccaio affronta 3 ladri e ne uccide uno: il pm rosso prova a indagarlo ma grazie alla nuova legittima difesa non è stato indagato


Sono passate da poco le tre quando a Pavone Canavese il silenzio della notte viene rotto da sette colpi di arma da fuoco. Si tratta dell’ennesima rapina finita in tragedia.

Un tabaccaio ha sparato e ucciso un ladro che stava cercando di svaligiargli il negozio. Ora è la polizia a indagare su quanto successo alle porte del quartiere San Bernardo diIvrea, in via Torino. I banditi sarebbero stati in tre. Il proprietario della tabaccheria, che abita sopra la tabaccheria, sarebbe sceso con la pistola in mano e avrebbe ucciso uno dei ladri.

Non sono ancora chiare le dinamiche dell’accaduto. L’uomo sarà stato interrogato in procura dal procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando e dal pm titolare del fascicolo, Giuseppe Drammis. Intanto gli agenti danno la caccia ai due complici. Il malvivente rimasto ucciso è originario della Moldavia ed era incensurato.

I pm hanno già iscritto nel registro degli indagati il titolare della tabaccheria: l’ipotesi è “eccesso di legittima difesa”. Secondo quanto apprende l’Agi, infatti, il ladro non sarebbe stato armato di pistola ma in mano avrebbe avuto un palanchino, ovvero un ferro usato per forzare la saracinesca del negozio. La legge sulla legittima difesa

Dopo l’approvazione in Parlamento, questo potrebbe essere il primo caso di cronaca in cui verrà applicata la nuova legge sulla legittima difesa. La norma voluta dal ministro dell’Interno è infatti chiara: la difesa è legittima quando una persona “compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”.

AGGIORNAMENTO

Un furto con sparatoria, avvenuto nella notte a Pavone Canavese, alle porte del quartiere San Bernardo di Ivrea. Tre banditi hanno provato a fare irruzione in una tabaccheria intorno alle tre del mattino. Il titolare, che vive sopra al locale, li ha sentiti ed è uscito con una pistola in mano, aprendo il fuoco: nella sparatoria è morto uno dei ladri. In totale, sono stati esplosi sette colpi di arma da fuoco; gli altri due ladri sono riusciti a dileguarsi.

L’uomo che ha aperto il fuoco è stato ascoltato in procura: per il momento, nei suoi confronti, non sono stati presi provvedimenti. Il punto è che i magistrati stanno valutando se in questo caso è possibile applicare la nuova legge sulla legittima difesa, voluta fortemente da Matteo Salvini. Il fatto che l’uomo non sia stato automaticamente indagato, però, indica come il nuovo quadro normativo abbia avuto degli effetti profondi nella valutazione di simili circostanze. Leggi la notizia su Libero Quotidiano