giovedì 2 luglio 2020
Calenda ammutolisce la sinistra: “Salvini non è fascista. Prima gli italiani? Ovvio, lo dice la Costituzione”
“Il nostro rapporto con la politica è malato. I decreti sicurezza sono fascisti con Matteo Salvini e buoni con il Pd”. Carlo Calenda è sincero e diretto nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui sostiene che sia in atto un finto scontro tra destra e sinistra.
“La destra non è mai stata fascista – spiega l’ex ministro – e la sinistra mai comunista, ma i toni sono quelli di un’altra epoca. Salvini piazzista e non fascista? Lo abbiamo sperimentato al governo. Tutto questo rumore di sottofondo non ha prodotto una virgola. Il rischio di una deriva modello Orban c’è. Ma il rischio è alimentato da sinistra: ogni volta che provi una riforma ti dicono che è un colpo di Stato”
Insomma, Calenda non ci va affatto per il sottile con la sinistra e soprattutto con il Pd e sottolinea l’esigenza di una vera identità repubblicana: “La sinistra ha voluto superarla con un’idea sovranazionale, ma ha creato un varco a sovranità e populisti. ‘Prima gli italiani’ è uno slogan ovvio. Lo prescrive la Costituzione.
Perché considerarlo un attacco alla democrazia?”. Infine il leader di Azione è molto duro con il Pd, che sugli immigrati passa dalla “beatificazione della Rackete” all’inerzia: “Si pone sul piano morale e non politico. Se sei ‘i buoni’ puoi accettare tutto: i decreti sicurezza, quota 100, la prescrizione. È il meccanismo delle Sardine”.
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