venerdì 23 novembre 2018
“Bocciati perchè ci insultano” all’alcoolizzato di Bruxelles è scappata la verità sulla manovra. Questa la serietà dei burattini della massoneria mondiale
Jean-Claude Juncker torna all’attacco dell’Italia dopo la bocciatura della manovra gialloverde da parte di Bruxelles.
Il presidente della Commissione europea (per l’ennesima volta) ci va giù pesante con i politici italiani. Jean-Claude Juncker, infatti, intervistato dai due quotidiani austriaci Der Standard e Kurier spara a zero su Luigi Di Maio e Matteo Salvini: “Il fatto che due vicepremier ministri italiani usino un linguaggio sboccato sull’Unione europea come istituzione nella struttura generale del continente va guardato con molta attenzione”.
Parole piuttosto forte quelle di Juncker. Ma il presidente della Commissione europea non si ferma qui. E interpellato dai giornalisti sulle parole di Matteo Salvini nei suoi riguardi, Juncker minimizza: “Non le ho sentite, le ho lette adesso. Al limite, potrei ignorarle”.
E dopo gli attacchi a Matteo Salvini e Luigi Di Maio, Juncker passa a commentare la situazione economica italiana: “L’Italia non è la Grecia”, ma “è in una posizione difficile. Se dicessi che esiste il pericolo di una seconda Grecia, gli italiani saranno di nuovo turbati. Inoltre, non paragono l’Italia con la Grecia, nonostante l’elevato livello del debito e nonostante un deficit di bilancio eccessivo”. Mezze parole, quelle di Juncker che poi abbassa i toni sul dialogo: “Ora dobbiamo parlare con gli italiani in una nobile competizione di idee.
L’Italia è in una posizione difficile. Ho detto a Friburgo che l’euro era in pericolo se tutti avessero richiesto regole speciali in modo tale da non rispettare gli accordi precedenti nel contesto del coordinamento delle politiche economiche e di bilancio. Non ho confrontato l’Italia con la Grecia. Ho dovuto risolvere quella crisi insieme ad alcuni altri. Non ho voglia di ricominciare da capo”.
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