venerdì 30 novembre 2018

Gommista derubato 38 volte uccide un ladro, Salvini ha fatto bene!


Aveva subito 38 furti negli ultimi anni e per difendere la sua attività dal 2014 dormiva dentro il capannone della sua ditta.

Ma stanotte l'ultimo furto è finito in tragedia. Fredy Pacini, 57 anni, gommista, poco prima delle 4 di questa mattina, a Monte San Savino (Arezzo), ha ucciso a colpi di pistola un 29enne moldavo che era penetrato nella sua ditta sfondando una finestra per tentare un furto. E ora è indagato per eccesso di legittima difesa.

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Ascoltato dal pm di turno della Procura di Arezzo, Andrea Claudiani, il gommista avrebbe spiegato che era nel pieno del sonno quando è stato svegliato dal rumore dei vetri di una finestra che erano stati infranti con una mazza.

Il titolare della ditta sarebbe quindi sceso al piano di sotto del magazzino e avrebbe sparato d'istinto contro il 29enne moldavo colpendolo agli arti inferiori e centrando l'arteria femorale. Secondo quanto emerso, il 29enne moldavo aveva un complice che sarebbe riuscito a fuggire.

In un video pubblicato dall'emittente Tele Etruria l'imprenditore raccontava la sua decisione di dormire in azienda: «Bastano tre minuti perché i ladri portino via tutto. Per questo ho deciso di rimanere qui». E aggiungeva: «Ringrazio le forze dell'ordine perché il loro servizio lo fanno, purtroppo anche loro hanno le mani legate perché non possono muoversi più di tanto».

Subito dopo l'arrivo dei carabinieri e del pm Andrea Claudiani, Fredy Pacini è stato sentito e verso le dieci è rientrato a casa. Per ora è indagato per eccesso di legittima difesa. «Un imprenditore e un uomo lasciato solo dalle istituzioni» dicono in un bar vicino all'azienda, che si trova in via della Costituzione, nella zona industriale di Monte San Savino. Non è escluso che i ladri, come successo altre volte, volessero le costose bici da corsa di cui Fredy Pacini è rivenditore autorizzato.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro Salvini con un post su Instagram: «Sto con il commerciante, presto in aula legittima difesa».

Il moldavo ucciso la notte scorsa risulta incensurato alle autorità italiane. Inoltre potrebbe trovarsi in Italia da settembre scorso: aveva un passaporto con un visto di transito dalla Romania che risale a circa un paio di mesi fa. Da quanto appreso la notte scorsa sarebbe entrato dentro il capannone dopo aver rotto una delle vetrate d'ingresso della ditta di pneumatici. Ma i rumori hanno svegliato il titolare, Fredy Pacini, che dormiva in un locale soppalcato: dalla finestra della stanza, che si affaccia all'interno del capannone, avrebbe sparato contro la sagoma del ladro. E secondo una prima ricostruzione la traiettoria dei proiettili sparati da Pacini va dall'alto verso il basso.