venerdì 12 giugno 2020

Roma, sgominata una cellula di terroristi di sinistra: la base in un centro sociale. Ma per Raggi il pericolo è Cpi



Roma, 12 giu. (askanews) – Con un’operazione chiamata “Bialystok”, su mandato del gip del Tribunale di Roma i carabinieri del Ros hanno arrestato 7 militanti anarco-insurrezionalisti ritenuti responsabili di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione e porto di materiale esplosivo, istigazione a commettere delitti contro la personalità dello Stato, oltre che incendio e danneggiamenti aggravati dalla finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico.

Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa avviata a seguito dell’attentato esplosivo alla stazione dei carabinieri “Roma – San Giovanni” compiuto il 7 dicembre 2017 e rivendicato dalla sigla terroristica “Cellula Santiago Maldonado – Federazione Anarchica Informale-Fronte Rivoluzionario Internazionale”. L’ordigno artigianale, nascosto in un termos di metallo, contenente 1,6 kg di esplosivo, aveva provocato ingenti danni all’ingresso della caserma e per poco non aveva investito con la sua esplosione una passante, elemento che conferiva all’attentato una estrema pericolosità derivante dall’accettazione del rischio di colpire vittime collaterali.

La maggiorparte dei membri della cellula, secondo gli inquirenti, aveva base presso il centro sociale “Bencivenga Occupato” di Roma. Avevano oranizzato un nuovo gruppo d’azione, che aveva elaborato e portato a compimento un programma eversivo cristallizzato in un documento clandestino dal titolo “Dire e sedire”, destinato solamente ai compagni affini per ideologia, con cui portare avanti una “conflittualità viva e accesa”. Il gruppo mirava poi a riorganizzare il movimento anarchico superando “ogni localismo”, per avviare una nuova fase dell’insurrezionalismo, che avvicinasse i diversi gruppi, così da colpire l’organizzazione democratica e costituzionalmente organizzata dello Stato. Il gruppo eversivo si rifaceva ai dettami strategici di Alfredo Cospito, ideologo della FAI, attualmente detenuto nel carcere di Ferrara per partecipazione alla FAI-FRI (Federazione Anarchica Informale-Fronte Rivoluzionario Internazionale), oltre che per la gambizzazione dell’ingegnere Roberto Adinolfi, avvenuto a Genova il 7 maggio 2012.

Numerosi gli atti terroristici esecutivi del programma criminale addebitati, secondo gli inquirenti, alla cellula eversiva, compiuti in diverse località italiane, da La Spezia a Roma, passando per Firenze e Teramo, tutti finalizzati a portare solidarietà agli anarchici coinvolti a Firenze nel processo “Panico”.

(Ma per il sindaco incapace Raggi il pericolo è Casapound e le povere famiglie italiane ospitate nello stabile di via Napoleone III ndr.)