lunedì 13 luglio 2020

Sbarchi, Lamorgese ha pronta un’altra nave quarantena: è allarme migranti positivi. Rischio proteste e scontri



Di Agostino Corneli – L’emergenza migranti insieme a quella legata al rischio di aumento dei contagi da coronavirus rischiano di trasformasi in una miscela esplosiva. Il governo, dopo l’ultima grave crisi a Roccella Jonica con i cittadini costretti a scendere in strada per protestare contro l’arrivo di migranti positivi al coronavirus, ha deciso di muoversi.

Sicuramente non in anticipo, ma qualcosa evidentemente tra Viminale e Palazzo Chigi si è mosso. Troppi i rischi legati all’aumento dei contagi provenienti dall’esterno. E con la crisi e la paura delle persone, il pericolo di accendere la miccia delle proteste sociali e della rabbia diventa ogni giorno più alto.

L’esecutivo guidato da Giuseppe Conte sta provando a capire cosa fare. Difficile riuscire a trovare una quadra, specie per una maggioranza che su porti aperti ci ha costruito un’intera narrazione anti-sovranista. Tuttavia il tempo stringe e dal ministero dell’Interno stanno provando una via che fermi la paura nei luoghi di sbarco. E se i porti restano aperti, per evitare una nuova e ulteriore crisi politica tra 5 Stelle e sinistra dem, allora l’idea del Viminale è quello di puntare sulle navi adibite a luoghi di quarantena galleggianti.

L’ipotesi era stata paventata questo pomeriggio da fonti di governo che avevano parlato della possibile individuazione di imbarcazioni ad hoc dove portare i migranti in quarantena prima dello sbarco definitivo sulla terraferma. L’idea, come riportava un’indiscrezione di AdnKronos, era quella di disporre di una mini flotta dove controllare tutti i migranti che arrivano in Italia attraverso il Mediterraneo provando a isolare tutti i positivi. E adesso, sempre fonti del ministero dell’Interno sembrano confermare l’idea che circola negli uffici di Lamorgese con un ulteriore aggiornamento: da domani il ministero dell’Interno insieme a quello dei Trasporti avvieranno un procedura d’urgenza per individuare “in tempi rapidi” una seconda nave da adibire a struttura per la quarantena dei migranti già sbarcati in Italia. Una procedura d’urgenza che si unisce – sempre come riporta Adnkronos – alla disposizione di rafforzamento delle misure di sicurezza in tutte le strutture dove sono attualmente isolati gli immigrati trovati positivi al coronavirus.

La misure d’urgenza arriva in un momento particolarmente complesso per il governo che si torva a dover fronteggiare due crisi che uniscono pericolosamente: aumento dei contagi di Covid-19 e aumento, in contemporanea, delle partenze dal Nord Africa con persone provenienti da Paesi non solo africani ma anche asiatici. Fra questi anche Stati considerati ad altissimo rischio e da cui sono stati bloccati i voli. Chiudere le frontiere aeroportuali e tenere aperte quelle marittime è un rischio che al Viminale sanno benissimo di non poter correre, da qui l’individuazione di una seconda nave come la Moby Zaza per isolare e disporre le quarantene.