Si parla di manovra, spread e golpe finanziario quando all’improvviso telefona Mario Monti. Il professore, che in questi giorni di “fantasmi stile 2011” è tornato attivissimo negli studi televisivi.
E quando non c’è, telefona. Nello specifico, per “correggere” l’euroscettico Rinaldi, secondo cui la tenue ripresa italiana degli ultimi anni è legata solo a Mario Draghi e non alle politiche di austerità applicate dal centrosinistra: “Senza il mio governo nel 2011, Draghi non avrebbe potuto realizzare il Quantitative easing e salvarci.
Vi immaginate un presidente della Bce che aiuta il suo paese senza che questo non faccia nulla per migliorare i conti?”. Tutti in ginocchio, tranne Rinaldi: “Professore, Draghi è intervenuto non per salvare l’Italia, ma per salvare l’euro che sarebbe esploso”. Sacrosanta verità, e molto scomoda.