Marco Travaglio nel suo editoriale di oggi scrive che i flash mob organizzati in tutti i capoluoghi di regione italiani dalla Federazione Nazionale della Stampa in difesa della libertà di stampa che nessuno aveva “mai difeso da minacce ben peggiori, fa un po’ ridere e un po’ piangere” in quanto “accredita la leggenda che oggi la libertà di stampa sia in pericolo come mai nella storia repubblicana”.
Si tratta, spiega il direttore del Fatto Quotidiano, di una “frottola che solo chi finge di dimenticare gli ultimi 25 anni può raccontare”.
Travaglio elenca quindi alcuni giornalisti epurati dalla Rai berlusconiana: Biagi, Luttazzi, Santoro, Freccero. E quelli epurati dalla Rai renziana: Gabanelli, Giannini, Giletti. E fa notare che, al contrario, Lega e M5S non hanno mandato via nessuno dalla TV di Stato.
Il giornalista ricorda anche il tentativo soffocato sul nascere da parte di La7 di creare un nuovo polo televisivo, le epurazioni fatte al Corriere della Sera e conclude chiedendo agli “smemorati” dove si trovassero quando “questo e molto altro” accadeva.
