venerdì 14 dicembre 2018
MOSCOVICI SPARA ANCORA E LO SPREAD SALE IMMEDIATAMENTE: adesso capite che è tutto organizzato per portarci definitivamente nel baratro?
Non molla, Pierre Moscovici. Secondo il commissario Ue agli Affari economici, francese e socialista, il taglio del deficit italiano dal 2,4 al 2% “non è sufficiente”.
“Questo è un passo nella giusta direzione, ma non ci siamo ancora, ci sono ancora passi da fare, forse da entrambe le parti”. Al di là della parziale correzione del tiro, Moscovici sembra aver ingaggiato una guerra a titolo personale contro Giuseppe Conte e il governo di Lega e M5s.
Poche ore prima dell’incontro tra il premier italiano e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, aveva infatti difeso il possibile sforamento del tetto del 3% richiesto dal connazionale Emmanuel Macron per la manovra francese motivandolo con l’emergenza nazionale della rivolta dei gilet gialli.
Argomento delicato ma piuttosto fuori fuoco, che a molti nel governo italiano è parso un pretesto. Primo riflesso della nuova frenata di Moscovici sull’accordo Italia-Ue: la Borsa a Piazza Affari ha frenato bruscamente dopo un buon avvio all’insegna dell’ottimismo, anche sul fronte spread che aveva toccato i minimi dalla scorsa primavera.
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