venerdì 26 luglio 2019

Torino, agenti circondati e aggrediti da un gruppo di nigeriani: salvati da due cittadini con lo spray urticante


Momenti di paura durante la serata di ieri a Barriera di Milano (Torino), dove un gruppo di extracomunitari ha minacciosamente circondato una pattuglia della polizia di Stato che tentava di identificare un nigeriano.

Il gravissimo episodio si è verificato verso le 19 in largo Giulio Cesare, all’altezza dell’angolo con corso Palermo. L’africano, fermato per un controllo dagli agenti della questura di Torino, ha opposto resistenza nei loro confronti rifiutandosi di esibire, come richiesto, i documenti d’identità.

Dopo i pesanti insulti del nigeriano, tuttavia, i poliziotti si sono trovati a fronteggiare un problema di ben più ampia portata. In breve sono stati infatti raggiunti e quindi circondati da un folto gruppo di altri extracomunitari, che hanno impedito il regolare svolgimento delle operazioni di identificazione. Con il traffico bloccato in zona, i primi ad intervenire in soccorso degli agenti in difficoltà sono stati un poliziotto fuori servizio ed una coppia di privati cittadini italiani.

Prezioso il contributo di questi ultimi, i quali hanno rivolto una bomboletta di spray urticante contro il facinoroso nigeriano che stava iniziando a diventare pericolosamente fuori controllo. Sul posto sono sopraggiunte altre volanti di carabinieri e polizia, grazie alle quali è stato possibile, pur con fatica, riportare la situazione sotto controllo ed arrestare il nigeriano.

 L’assessore regionale alla sicurezza Fabrizio Ricca ha condannato il gesto, come riportato da “TorinOggi”.“Pugno duro contro chi intralcia il lavoro delle forze dell’ordine. Non è tollerabile che bande di malviventi osino accerchiare agenti di polizia che stanno compiendo il loro dovere.

La mia solidarietà piena va agli agenti. La regione Piemonte è al loro fianco”. Interviene anche il capogruppo della Lega della VI circoscrizione Alessandro Sciretti. “Anni di degrado e indifferenza hanno, purtroppo, consegnato la zona in mano a criminali che pensano ancora di poter vivere nell’impunità”.