domenica 31 maggio 2020

Il vero virus è il governo “abusivo”: in un anno triplicati gli sbarchi di clandestini



Di Chiara Giannini – Il governo continua a fare orecchie da mercante sulla questione migranti che torna a far discutere l’Italia. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando approdarono sulle coste siciliane 1.561 migranti (tra il 1 gennaio e il 29 maggio), in questo 2020 ne sono arrivati 5.024, ovvero tre volte e mezzo il numero del 2019. Nonostante il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel periodo di chiusura per Covid-19, avesse informato che i porti italiani non erano sicuri a causa della pandemia, gli immigrati hanno continuato a partire dalle coste del Nord Africa, non solo libiche, ma anche tunisine e algerine.

 D’altronde, la sanatoria di 200mila extracomunitari voluta dal ministro Teresa Bellanova e portata avanti dal governo, ha comportato che in alcuni Paesi si diffondesse la voce che in Italia chi arriva avrà un lavoro e sarà regolarizzato. Questo ha fatto sì che tutti i nuovi sbarcati, molti dei quali dovrebbero fare la quarantena obbligatoria negli hotspot o nei centri di accoglienza della Sicilia o ancora sulla Moby Zaza, la nave che ci costa un milione di euro al mese, se possono fuggono e girano liberamente per lo Stivale, rischiando di contagiare i cittadini.

Lo ha annunciato anche l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, che nei giorni scorsi ha scritto: «Decine di immigrati in fuga dalla quarantena in provincia di Agrigento: il governo spalanca i porti a migliaia di clandestini e non è in grado di controllarli, mettendo a rischio la salute di tutti. Dal primo gennaio al 28 maggio 2019 si contavano 1.490 sbarchi, contro i 4.838 dello stesso periodo di quest’anno. Governo di complici o di incapaci?».