Prima l’aggressione per rapinare la cocaina presa nei boschi di Cadorago. Poi la violenza sessuale del marocchino alla ragazza. Torna alla luce il gravissimo fatto di cronaca del giugno scorso perché la vittima ha confermato tutto ciò che aveva denunciato. Ora il 27enne marocchino, senza fissa dimora, deve rispondere alle accuse di rapina, violenza sessuale e lesioni personali. La notizia viene riportata nei dettagli da Il Giorno.
Prima l’aggressione per rapinare la cocaina presa nei boschi di Cadorago. Poi la violenza sessuale del marocchino alla ragazza. Torna alla luce il gravissimo fatto di cronaca del giugno scorso perché la vittima ha confermato tutto ciò che aveva denunciato. Ora il 27enne marocchino, senza fissa dimora, deve rispondere alle accuse di rapina, violenza sessuale e lesioni personali. La notizia viene riportata nei dettagli da Il Giorno.
I carabinieri hanno ricostruito l’aggressione subita dai due giovani. Erano arrivati in stazione, quando due marocchini, armati di coltello, li avevano obbligati a dargli la droga acquistata poco prima. La ragazza l’aveva nascosta nel reggiseno. Il compagno, che aveva tentato di reagire, sarebbe stato colpito con un pugno al volto, ed entrambi privati dei cellulari. A quel punto il marocchino ha trascinato la ragazza lungo un binario morto, in una zona ancora più buia. E ha minacciato di accoltellare il fidanzato se non si fosse dimostrata accondiscendente.
La deposizione della ragazza incastra il marocchinoI carabinieri hanno ricostruito l’aggressione subita dai due giovani. Erano arrivati in stazione, quando due marocchini, armati di coltello, li avevano obbligati a dargli la droga acquistata poco prima. La ragazza l’aveva nascosta nel reggiseno. Il compagno, che aveva tentato di reagire, sarebbe stato colpito con un pugno al volto, ed entrambi privati dei cellulari. A quel punto il marocchino ha trascinato la ragazza lungo un binario morto, in una zona ancora più buia. E ha minacciato di accoltellare il fidanzato se non si fosse dimostrata accondiscendente.
Prima l’aggressione per rapinare la cocaina presa nei boschi di Cadorago. Poi la violenza sessuale del marocchino alla ragazza. Torna alla luce il gravissimo fatto di cronaca del giugno scorso perché la vittima ha confermato tutto ciò che aveva denunciato. Ora il 27enne marocchino, senza fissa dimora, deve rispondere alle accuse di rapina, violenza sessuale e lesioni personali. La notizia viene riportata nei dettagli da Il Giorno.
I carabinieri hanno ricostruito l’aggressione subita dai due giovani. Erano arrivati in stazione, quando due marocchini, armati di coltello, li avevano obbligati a dargli la droga acquistata poco prima. La ragazza l’aveva nascosta nel reggiseno. Il compagno, che aveva tentato di reagire, sarebbe stato colpito con un pugno al volto, ed entrambi privati dei cellulari. A quel punto il marocchino ha trascinato la ragazza lungo un binario morto, in una zona ancora più buia. E ha minacciato di accoltellare il fidanzato se non si fosse dimostrata accondiscendente.