martedì 2 giugno 2020

GLI IMMIGRATI NON PAGANO LE TASSE: IL TRUCCO DELLE PARTITE IVA PER REGOLARIZZARSI – VIDEO



Questi sono i famosi ‘nuovi imprenditori migranti’ di cui millantano i media di distrazione di massa. Ovvero spacciatori o, bene che vada, raccoglitori di pomodori con la partita IVA. Tutta gente che non solo non ci pagherà le pensioni, ma a cui saremo costretti a pagarle una volta che invecchierà e sarà ‘regolare’ per colpa di Bellanova e della sua gang:

Nei regolamenti dell’Agenzia delle entrate, infatti, l’assurdo cavillo che permette agli stranieri di truffare lo Stato: agli extracomunitari basta infatti una certificazione del consolato per dimostrare di avere in patria famiglie numerose. E nessuno può andare a controllare.

È questo l’assurdo cavillo che permette a migliaia di extracomunitari di gonfiare la dichiarazione del numero di famigliari a carico.

La norma, come quella che ha aperto la pensione sociale agli immigrati che mai hanno lavorato in Italia, è stata varata dal governo Prodi (296/2006). Questa rende possibile ai cittadini extracomunitari una detrazione per carichi di famiglia.

Secondo La Verità, si verifica con una certa frequenza che un extracomunitario dichiari di avere a carico da 10 fino a 20 famigliari nel Paese d’origine. Di conseguenza, il soggetto in questione potrebbe beneficiare di enormi detrazioni e addirittura potrebbe ritrovarsi a credito di fronte all’erario.

Tutto a spese nostre. Ma poi, anche se fossero familiari reali, perché dovrebbero essere detraibili agli immigrati?

Questi provvedimenti nascono per favorire la natalità italiana, invece finiscono per finanziare quella straniera. In caso di immigrati, avere più figli dovrebbe essere uno svantaggio fiscale, non un vantaggio.

Quale popolo sano di mente aiuterebbe l’invasore ad avere più figli?