mercoledì 2 settembre 2020

Sgarbi inchioda il governo: “Se siamo in emergenza perché tenete i porti aperti e fatte arrivare i migranti?”



Di Francesca Galici – Da una parte la riapertura delle scuole è ancora un’incertezza, con spazi insufficienti, dilemma mascherine, banchi con le rotelle e trasporti. Dall’altra tutti i porti del Paese sono aperti, si accolgono le navi delle Ong e si pagano diverse navi per la quarantena dei migranti. Eppure il governo Conte ha prorogato lo stato di emergenza sanitaria.

“La curva del contagio è arrivato al punto più basso ma se la posizione dello Stato è quella dell’emergenza perché continuare a far arrivare i migranti?“, si chede giustamente Vittorio Sgarbi. Una domanda che si pongono quasi tutti gli italiani davanti alle immagini che quotidianamente arrivano da Lampedusa. Una domanda ancora più lecita davanti all’accoglienza della richiesta di un porto sicuro da parte della Sea-Watch 4, che in queste ore sta facendo rotta verso Palermo, dove i nuovi 353 migranti verrano trasferiti a bordo di uno dei traghetti quarantena.
Tutto questo nonostante Marsiglia, già domenica, avesse aperto con entusiasmo il suo porto alla nave della Ong. Vittorio Sgarbi è una delle più insistenti e potenti voci fuori dal coro che si alzano per contestare le discrasie e le contraddizioni del governo Conte nella gestione del Paese.

Vittorio Sgarbi ha da sempre criticato l’utilizzo indiscriminato delle mascherine, spesso con toni polemici e provocatori. L’ultima trovata è il divieto di indossarle se non necessario all’interno del territorio comunale di Sutri, splendida cittadina del viterbese di cui è sindaco. “Siamo in stato d’emergenza per la sanità, imponiamo le mascherine e siamo severissimi, ma ci mettiamo a far arrivare persone a rischio, allora c’è una profonda contraddizione“, fa notare il critico d’arte.
Fino a poche ore fa sembrava che i ragazzi dovessero indossare la mascherina anche al banco durante le ore scolastiche, eventualità allontanata, almeno per il momento, dal Comitato Tecnico Scientifico. Intanto dai centri di accoglienza giungono ancora notizie di migranti in quarantena fiduciaria, che in barba a ogni indicazione del governo circolano liberamente per le strade, talvolta anche senza mascherina.

La domanda retorica di Vittorio Sgarbi, la cui risposta non appare così ovvia nei fatti che si stanno verificando nel Paese, è molto semplice: “Come sarò attento ai bambini nelle scuole starò attento ai migranti, o no?“. Intanto in Italia sono in arrivo altri 370 migranti, la Open Arms è in zona SAR libica e Lampedusa fa ancora i conti con il sovraffollamento dell’hotspot.

“Siamo in stato d’emergenza per la sanità, imponiamo le mascherine e siamo severissimi, ma ci mettiamo a far arrivare persone a rischio, allora c’è una profonda contraddizione” @VittorioSgarbi #quartarepubblica
— Quarta Repubblica (@QRepubblica) August 31, 2020