venerdì 6 novembre 2020

2 mila clandestini in 3 giorni. L’Europa è sotto attacco islamista. E Lamorgese per “diffenderci” spalanca i porti





Di Alessandro Gonzato – Quasi 2 mila clandestini in 3 giorni. L’Europa è sotto attacco islamista. L’Italia, per difendersi, spalanca i porti. Lampedusa è una polveriera. Ieri, all’ora di pranzo, nel centro d’accoglienza erano stipati 1.263 richiedenti asilo, 10 volte la capienza massima. Un pericolo sociale oltre che sanitario. Tredici sbarchi tra la notte e il primo pomeriggio: 727 immigrati, perlopiù tunisini, giunti indisturbati in Sicilia a bordo di imbarcazioni di diverse dimensioni. Hanno approfittato del mare calmo. Le condizioni, stando al meteo, rimarranno tali nei prossimi 2-3 giorni. È presumibile che nel Mediterraneo il copione sarà lo stesso. La prima barca è arrivata al molo Madonnina a cavallo tra lunedì e martedì. Un’ora dopo la seconda. Alle 2.30 una motovedetta della Finanza ne ha intercettata una terza.



Nel frattempo, a terra, sempre vicino al molo Madonnina, i carabinieri hanno bloccato 16 extracomunitari: nessuna traccia dell’imbarcazione, il che fa pensare che siano stati scaricati da trafficanti lesti a ripartire per il Nord Africa. Alle 4 un nuovo approdo. All’alba un’altra motovedetta della Finanza ha sbarcato al molo Favarolo 94 immigrati soccorsi 3 miglia a Sud di Lampedusa mentre si trovavano su una barca di 10 metri. Avanti così per tutto il giorno. Alarm Phone, il centralino per le operazioni di recupero in mare, continua a segnalare barche colme di migranti: pane per i denti delle Ong. «È il momento di fermare le polemiche», ha detto lo scorso fine settimana il ministro dell’Interno Lamorgese dopo che il tunisino Brahim, arrivato a Lampedusa il 20 settembre e destinatario il 10 ottobre a Bari di un foglio di via ovviamente ignorato, ha ucciso a Nizza.



Fermare le polemiche, certo, che nell’ordine delle priorità del governo vengono prima dei clandestini e di potenziali terroristi: è evidente che tra gli irregolari ci sono anche brave persone, ma a fronte di numeri simili è statisticamente probabile che ci siano anche criminali. Salvini a seguito dell’attentato di Nizza aveva accusato di lassismo la titolare del Viminale invitandola a dimettersi. Libero ha invocato in prima pagina le dimissioni della signora. La quale non ci ha pensato nemmeno. Di più: ha scaricato su Salvini la responsabilità dell’imperversare dei clandestini, ché i decreti Sicurezza – ha detto – hanno creato insicurezza.

Rispetto a quando il leghista sedeva al Viminale gli sbarchi sono triplicati: dal primo gennaio a ieri (esclusi quelli delle ultime ore) sono 28.756 contro i 9.894 dello stesso periodo del 2019. Ieri la Lamorgese ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il Comitato, così ha riferito il Viminale, dopo aver valutato gli aspetti tecnici di un piano operativo con la Tunisia ha disposto «l’intensificazione dei controlli ai valichi di frontiera». Bene: ma la stragrande maggioranza degli irregolari arriva dal mare. Intanto la prefettura di Agrigento, constatato il collasso dell’hotspot di Lampedusa, ha disposto il trasferimento di 500 ospiti sulla nave-quarantena “Allegra”. Prima devono essere sottoposti al tampone. Anche l’attentatore di Nizza era stato alloggiato su una nave quarantena, la Rhapsody. Lunedì sera altro soldato dell’Isis in azione, morti e feriti a Vienna. Di Maio, su Facebook, ha scritto: «In meno di una settimana più di due attentati. Sono stati colpiti Paesi coi quali condividiamo molto, tutto, anche i confini (si sarà fatto aiutare Gigino? ndr). Ognuno di voi avrà pensato che avrebbero potuto colpire anche in Italia. Il terrorista di Nizza era sbarcato a Lampedusa. Ad accomunare queste bestie è l’odio verso la nostra società. L’Europa e l’Italia non possono continuare a spendere parole di circostanza». Giusto: i ministri dell’Interno e degli Esteri facciano qualcosa. Salvini ha ironizzato: «Scriveremo a “Chi l’ha visto?” per avere notizie del ministro Lamorgese».

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