giovedì 5 novembre 2020

Mentre gli italiani sono alla canna del gas, la Camera pensa alla legge sulla omofobia: esplode la rivolta in aula





Primo via libera della Camera al ddl Zan per il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale e all'identità di genere.



Il testo ha ottenuto 265 voti a favore, 193 contrari e un'astensione ed è stato votato a scrutinio segreto. Cinque deputati di Forza Italia (Bartolozzi, Polverini, Vito, Perego e Prestigiamocomo), si sono espressi a favore in dissenso dal gruppo. Il testo passa ora al Senato.


Prima del voto, proteste del centrodestra in aula alla Camera con fazzoletti a mo' di bavagli e grida "libertà, libertà". C'è stato anche un richiamo del presidente Roberto Fico.


Alla Camera, oggi che si fa? Presto detto, si approva il ddl Zan, quello contro l’omotransfobia. Una legge giudicata in toto dal centrodestra come un reato d’opinione e come un’inaccettabile compressione della libertà d’espressione. E così, in aula, dopo il voto a scrutinio segreto si scatena la bagarre. I deputati della Lega, infatti, inscenano una dura protesta. Prima i cartelli, con scritto “libertà”. Dunque il coro, scandito dagli scranni leghisti: “Libertà, libertà“. 

E ancora. Ma anche i deputati di Fratelli d’Italia prendono parte alla dura contestazione, lo fanno con un bavaglio sulla bocca. Il messaggio è chiaro: anche per i meloniani, la legge contro l’omotransobia è molto scivolosa. E pericolosa. Reato d’opinione, appunto. Curioso, infine, il fatto che il grido “libertà, libertà” sembri coniugarsi perfettamente anche contro l’ultimo dpcm varato dal governo contro il coronavirus, una legge che porta in serbo agli italiani un nuovo lockdown di fatto.

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