Di Aldo Milesi – Firenze, 2 nov – Un inferno che si protraeva da anni quello in cui vivevano madre e figlia, – quest’ultima 17enne – picchiate e vessate dal marito-aguzzino e padre-padrone marocchino. Le motivazioni? L’uomo, un 50enne ligio alla più rigida ortodossia islamica, non sopportava l’occidentalizzazione della ragazza e si era messo in testa di correggere i di lei atteggiamenti, non allineati alla fede religiosa paterna. E così erano minacce e botte se parlava in italiano o si vestiva all’occidentale, o – peggio ancora – se osava truccarsi come tutte le adolescenti della sua età. La madre assisteva impotente subendo ella stessa le angherie dell’uomo.
Bastonata sulla schiena
L’escalation di vessazioni e violenze era culminata quando, nel giorno del compleanno della giovane, il padre l’aveva presa a bastonate con il manico di una scopa fino a spezzarglielo sulla schiena. La motivazione? La ragazza non aveva portato a termine le faccende di casa facendo così imbestialire il 50enne. Fino al 31 ottobre scorso, quando lo straniero è stato arrestato e tradotto in carcere dagli agenti che erano intervenuti nell’abitazione della famiglia. Era stata la moglie ad avvisarli, al culmine della sopportazione dopo essere stata aggredita e anche minacciata dal marito con un coltello da cucina. Per l’uomo si sono aperti i cancelli della casa circondariale cittadina, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati.
Storie di ordinaria integrazione
Una storia simile, per certi versi a quella capitata 3 anni fa a Torino, dove un 31enne marocchino era stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale dopo aver stuprato la moglie che si era permessa di rispondere in modo energico a un amico di famiglia sul tema del velo islamico. La donna era stata quindi schiaffeggiata dal marito, che poi, non contento, l’ha portata in camera da letto e l’ha obbligata a un rapporto sessuale, continuando a picchiarla.
Aldo Milesi
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