martedì 15 gennaio 2019

Raggi, Giannini: "Mai scritte certe cose, che Dio mi fulmini". Ma ecco la verità sbattuta in faccia da Travaglio


Ospite di Accordi & Disaccordi sul NOVE, il giornalista de La Repubblica Massimo Giannini ha rispedito al mittente le accuse dell'ex deputato M5S Alessandro Di Battista sul caso di Virginia Raggi, negando che il suo e altri grandi quotidiani italiani abbiano mai parlato di corruzione, di imminente arresto della prima cittadina di Roma o descritto quest'ultima come "una sorta di messalina" accerchiata da innumerevoli amanti.

"Che Dio mi fulmini se non è vero quello che sto dicendo", ha enfatizzato. Ma la rassegna stampa degli ultimi due anni racconta una verità ben diversa. Di seguito alcuni titoli, raccolti da Marco Travaglio su Il Fatto Quotidiano dell'11 novembre scorso:

“Hanno perso la Virginità” (Il Tempo, 19.12.2016)

“Il bivio di Raggi: ammettere la bugia col patteggiamento o rischiare il posto” (La Repubblica, 26.1.2017)

“La Raggi teme l’arresto. C’è aria di autosospensione” (Il Giornale, 27.1.2017)

“Mutande verdi di Virginia” (Libero, 31.1.2017)

“Mesto déjà vu di una stagione lontana, quella della Milano di Mani Pulite”, “Romeo ha un legame privato, privatissimo con la Raggi, in pieno conflitto d’interesse” (La Repubblica, 3.2.2017)

“La pista che porta alla compravendita di voti” (Corriere della sera, 3.2.2017)

“L’accusa di corruzione è vicina” (La Stampa, 3.2.2017)

“Patata bollente. La vita agrodolce della Raggi nell’occhio del ciclone per le sue vicende comunali e personali. La sua storia ricorda l’epopea di Berlusconi con le Olgettine, che finì malissimo” (Libero, 10.2.2017)