venerdì 1 marzo 2019

Emmanuel Macron, l'orrore "vomitevole" della Francia sui migranti: i giudici lo asfaltano


Dopo mesi passati a fare la morale al governo italiano sull'immigrazione, la Francia di Emmanuel Macron si è ritrovata condannata dalla Corte dei diritti umani di Strasburgo per il trattamento riservato ad alcuni migranti minorenni.

Altro che politica "vomitevole", come aveva definito quella leghista il portavoce di Macron. I fatti risalgono al 2016, quando un immigrato afghano ha trascorso circa sei mesi nella giungla di Calais, l'enorme campo improvvisato vicino al tunnel della Manica.

Quell'immigrato, costretto a vivere in condizioni disumane, ha fatto ricorso contro la Francia, ottenendo un risarcimento di 15mila euro.

Dopo mesi passati a fare la morale al governo italiano sull'immigrazione, la Francia di Emmanuel Macron si è ritrovata condannata dalla Corte dei diritti umani di Strasburgo per il trattamento riservato ad alcuni migranti minorenni.

Altro che politica "vomitevole", come aveva definito quella leghista il portavoce di Macron. I fatti risalgono al 2016, quando un immigrato afghano ha trascorso circa sei mesi nella giungla di Calais, l'enorme campo improvvisato vicino al tunnel della Manica.

Quell'immigrato, costretto a vivere in condizioni disumane, ha fatto ricorso contro la Francia, ottenendo un risarcimento di 15mila euro.