domenica 9 giugno 2019
Matteo Renzi passa agli insulti: “Matteo Salvini non conta nulla, è solo un fanfarone”. Da quale pulpito?
“Matteo Salvini non conta nulla, è solo un fanfarone”. Matteo Renzi, ospite del festival La Repubblica delle Idee a Bologna, organizzato dal quotidiano diretto da Carlo Verdelli, va giù pesante sul leader della Lega e sul governo in generale. “Quelle posizioni più allucinanti alle Europee come Salvini e Le Pen non hanno ottenuto quello che loro dicono. Lui in Europa non conta nulla”.
Non solo: il Capitano e Luigi Di Maio, assicura l’ex premier e segretario del Pd, oggi “senatore semplice di Scandicci”, “stanno portando il Paese alla rovina. Sono degli incapaci, sono dei cialtroni. C’è un paese che è fermo, ma Salvini e Di Maio non se ne vanno. Erano uniti dal dire che il Pd faceva schifo. Aiutati poi da una parte della sinistra.
Non faceva così schifo quello che stavamo facendo”. Non si salva nemmeno Giuseppe Conte, il cui “partito personale” secondo i sondaggi potrebbe arrivare intorno al 12% ed essere molto appetibile proprio per il centrosinistra: “È inesistente, potrebbe fare il vice ministro del protocollo”, sentenza Renzi che giura anche di non avere alcuna intenzione di fondare un proprio movimento né di appoggiare in alcun modo un’alleanza tra Pd e M5s.
“Matteo Salvini non conta nulla, è solo un fanfarone”. Matteo Renzi, ospite del festival La Repubblica delle Idee a Bologna, organizzato dal quotidiano diretto da Carlo Verdelli, va giù pesante sul leader della Lega e sul governo in generale. “Quelle posizioni più allucinanti alle Europee come Salvini e Le Pen non hanno ottenuto quello che loro dicono. Lui in Europa non conta nulla”.
Non solo: il Capitano e Luigi Di Maio, assicura l’ex premier e segretario del Pd, oggi “senatore semplice di Scandicci”, “stanno portando il Paese alla rovina. Sono degli incapaci, sono dei cialtroni. C’è un paese che è fermo, ma Salvini e Di Maio non se ne vanno. Erano uniti dal dire che il Pd faceva schifo. Aiutati poi da una parte della sinistra.
Non faceva così schifo quello che stavamo facendo”. Non si salva nemmeno Giuseppe Conte, il cui “partito personale” secondo i sondaggi potrebbe arrivare intorno al 12% ed essere molto appetibile proprio per il centrosinistra: “È inesistente, potrebbe fare il vice ministro del protocollo”, sentenza Renzi che giura anche di non avere alcuna intenzione di fondare un proprio movimento né di appoggiare in alcun modo un’alleanza tra Pd e M5s.
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