«È un sequestro da parte dello Stato». Parola di una mamma disperata (ma lucidissima nella sua denuncia), che si è vista portare via suo figlio di dieci anni per essere consegnato a una casa famiglia della Capitale con l’accusa di abbandono di minore. La sua vicenda, che ricalca quella di Bibbiano, l’orrore del business sugli affidi scoperchiato dalla indagine “Angeli e demoni”, è documentata su Facebook nella bacheca di PaeseRoma Quotidiano con un video denuncia.
«È un sequestro da parte dello Stato». Parola di una mamma disperata (ma lucidissima nella sua denuncia), che si è vista portare via suo figlio di dieci anni per essere consegnato a una casa famiglia della Capitale con l’accusa di abbandono di minore. La sua vicenda, che ricalca quella di Bibbiano, l’orrore del business sugli affidi scoperchiato dalla indagine “Angeli e demoni”, è documentata su Facebook nella bacheca di PaeseRoma Quotidiano con un video denuncia.
Affidi e abbandoni, Roma come Bibbiano«Il 15 dicembre 2016 poco prima di Natale – dice la donna – vengo denunciata per abbandono di mio figlio di 10 anni e mezzo, Jacopo faceva attivitàò agonistica, tennis, ad alto livello, si allenava tutti i giorni e a scuola aveva tutti 9 e 10. Un comportamento esemplare. Adesso invece… Ci sono oltre 400 persone che hanno testimoniato che non esiste nessun abbandono. Il tribunale penale ha archiviato la denuncia ma il tribunale dei minorenni di Roma ha aperto un provvedimento».
La descrizione del “sequestro” del piccolo Jacopo da parte degli agenti è inquietante: «Mio figlio era a scuola quando si è visto addosso otto persone di cui cinque agenti anti-crimine, lo hanno chiamato e fatto uscire dalla classe con un sotterfugio, gli hanno detto che doveva scendere per un’intervista. A quel punto in tre lo hanno bloccato dicendogli che doveva seguirli in casa famiglia – prosegue la mamma – è stato preso di peso mentre urlava e gridava trascinato per i corridoi della scuola. Questa è violenza. Dove sta “il bene supremo” del minore?».
La denuncia dell’avvocato PrioloIl video si conclude con l’intervento del legale della mamma di Jacopo, Carlo Priolo, che punta l’indice sulle responsabilità della filiera Campidoglio- assessorato-servizi sociali-case famiglia. «Il ragazzo ha un’esenzione sanitaria basata su certificazioni mediche, la Corte d’Appello di Roma ha decretato la necessità di una dieta particolare. Tutto ciò è stato violato da due pubblici ministeri della procura di Roma, dalle dirigenti dell’Assessorato alle Politichie sociali, dalle case famiglia.
Priolo racconta di aver scritto e denunciato la sindaca Virginia Raggi che non ha fornito risposte. Per l’avvocato è necessario mettere mano a un progetto di legge per introdurre nel Codice civile tre articoli: uno sui provvedimenti «adottati in rito camerale che non possono in alcun caso disporre, nel superiore interesse del minore, l’allontanamento dei figli dai genitori e collocare i minori in strutture a ciclo residenziale o altra denominazione». Un secondo articolo per stabilire interventi di sostegno alla genitorialità da parte dei servizi sociali degli enti locali che non possono prevedere l’allontanamento del minore dall’ambiente familiare, quando l’allontanamento sarebbe più dannoso della continuazione della presenza in famiglia del minore.
Il terzo articolo per ammettere in ogni tempo larevisione di provvedimenti di allontanamento dei genitori biologici o del genitore biologico dai figli, visto che il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia. Infine viene proposta l’istituzione di un fondo di indennizzo per affidi illegittimi a terzi di figli sottratti ai genitori biologici e la istituzione di un fondo di solidarietà al fine di garantire um risarcimento ai genitori biologici di figli sottratti, in seguito a decisioni giudiziarie e determinazioni di servizi sociali prive di validità scientifica.