TASSA SUI MALATI
L’Erario riconosce ai contribuenti alcune detrazioni fiscali che vengono rimborsate (a seguito di spese sostenute e documentate), l’ anno d’ imposta successivo. Si tratta di un rimborso del 19%. Si contano circa 18,5 miliardi di rimborsi ad una platea di 18,6 milioni di contribuenti.
L’idea è ridurre la percentuale di rimborso per le spese sanitarie e farmaceutiche del 2019. Visto poi che qualsiasi decisione nero su bianco verrà assunta solo a dicembre (quando la legge di Bilancio verrà approvata dal Parlamento), i cittadini se ne renderanno conto solo quando saremo arrivati quasi a fine anno. E’ come cambiare le regole del gioco a partita quasi finita. Il tutto per risparmiare qualche miliardo di euro. Da destinare dove? Indovinate!
L’Italia continua a mantenere un esercito di quasi 100mila nullafacenti che hanno “chiesto asilo”, per lo più nigeriani, pakistani e bengalesi. Il giorno in cui Salvini entrò al Viminale erano quasi 200mila. I costi sono crollati, sia per l’espulsione dagli hotel (abrogazione protezione umanitaria) che per crollo sbarchi, e infine anche per il taglio dai famigerati 35 a 21 euro di media.
Ora il Pd vuole tornare a foraggiare le coop: Se li rimandassimo a casa sarebbe oltre 1 miliardo di euro risparmiato. Ma il Pd vuole invece raddoppiarlo. Ma la ‘tassa sui malati’ non finirà solo ai richiedenti asilo. Finirà anche ai fancazzisti regolari venuti a riscuotere il reddito di cittadinanza grillino: Con PD-M5s torna la pacchia per immigrati: reddito cittadinanza per tutti
Visto che in totale costa quasi 5 miliardi di euro l’anno, almeno 1 miliardo che con Salvini risparmiavamo, finirebbe agli immigrati. E così siamo almeno a 2 miliardi di euro. Ecco perché tassano i malati. Per mantenere ‘loro’.