giovedì 25 giugno 2020

Delirio di Amnesty: “Anche in Italia la polizia è violenta”. Ira degli agenti: “Siamo diventati punching ball”



di Gianluca Corrente – Il rapporto di Amnesty International provoca un putiferio. E scatta la sacrosanta protesta della polizia. Quelle accuse non possono passare sotto silenzio. «Gli organi di stampa denunciano l’uso della forza da parte della polizia in Italia, durante l’applicazione delle misure per fronteggiare la pandemia da Covid-19». Per esempio», continua, «il 14 aprile 2020, alcuni agenti a Catania hanno buttato a terra un uomo, colpendolo con i manganelli, mentre cercava di salire su un autobus».
I rappresentanti della polizia reagiscono: «Solo calunnuie»
La reazione dei sindacati delle forze dell’ordine non si fa attendere. «Se Amnesty International ha riscontrato questi fatti sporga denuncia alle procure competenti in modo da assumere la responsabilità di quello che dice. Noi poliziotti siamo stanchi delle calunnie e vogliamo la massima trasparenza da accuse false». A parlare è Gianni Tonelli, segretario generale aggiunto del Sindacato autonomi di polizia (Sap).
Il Sap: «Vogliamo le videocamere»
«Non faccio una difesa corporativa», continua Tonelli all’AdnKronos. «Sono quello che ha depositato un disegno di legge per chiedere l’introduzione di telecamere da collocare su ogni divisa, in ogni auto e in ogni cella di sicurezza. Videocamere in grado di registrare e inviare immediatamente immagini ai server. Questa è una richiesta che viene dagli operatori di polizia stanchi di queste calunnie».
Il Siulp: «Da eroi siamo diventati punching ball»
«Ci aspettavamo che, finita l’emergenza e il lockdown, da eroi saremmo tornati a essere quello che siamo sempre stati. E cioè i punching ball tra le istituzioni democratiche e chi cerca lo scontro con chi rappresenta lo Stato». Lo dice, sempre all’AdnKronos, Felice Romano, segretario generale del Sindacato italiano unitario lavoratori polizia (Siulp).
La polizia non ci sta: «Spiegateci come arrestare chi è violento»
«Il problema resta sempre lo stesso: come si fa ad arrestare una violenza senza l’uso della forza? Questo ancora non ce l’ha spiegato nessuno. Riporto un dato: nel 2019, in base ai dati dell’osservatorio Asaps, si sono verificate 2.682 aggressioni al personale che indossa un’uniforme. Quindi una media di sette al giorno. Non vedo un’attenzione a questo problema da parte delle organizzazioni umanitarie».